La presenza della volpe sul territorio e il suo impatto sulla fauna stanziale è l'argomento trattato da un recente convegno organizzato dalla sezione provinciale della Federcaccia bolognese presieduta dal presidente Saverio Tabarini. Durante il simposio è stata sottolineata la necessità di mettere in rete le conoscenze scientifiche di una specie che sta conoscendo un'enorme diffusione e che necessita quindi di un monitoraggio costante.
In questo senso hanno portato il loro contributo il professor Alberto Meriggi, dell'Università di Pavia che ha parlato delle abitudini alimentari delle volpi, Marco Zaccaroni, dell'Università di Firenze sul controllo con il cane da seguita e l'impatto sulle altre specie e Silvano Toso, che ha invece portato le considerazioni dell'Ispra.
I presenti hanno poi ascoltato le relazioni dei responsabili degli Atc bolognesi e dei rappresentanti degli enti locali. Tra questi ultimi da menzionare l'intervento dell'Assessore provinciale alla caccia Gabriella Montera, che ha auspicato un tavolo d'intesa tra l'Ispra e gli altri soggetti interessati per riportare la specie a livelli accettabili.
Nel dibattito – si legge sul sito di Federcaccia - è intervenuto anche un esponente della Lav. Traendo spunto proprio da tale intervento, Stefano Merighi, presidente della Fidc Emilia-Romagna, ha espresso apprezzamento per il contributo invitando la Lav al "tavolo a tre gambe", che comprende cacciatori, agricoltori e ambientalisti. Chiudendo il convegno, Merighi ha anche ribadito che gli interventi sulla volpe devono riguardare tutto il territorio.