E' Il Giornale dell'amico Vittorio Feltri (membro e garante del club brambilliano La coscienza degli animali) a pubblicare in questi giorni un video che mostra il Ministro del Turismo mentre gioca con una tigre e ad ospitare l'ennesimo rilancio della campagna animal friendly. Dell'animale non è dato sapere nulla “non posso rivelarlo – spiega la Brambilla al quotidiano - , lasciandosi solo sfuggire che la tigre “è stata strappata ad un triste destino”. Probabilmente sarebbe finita in un circo, visto che poche righe più sotto viene spiegato che insieme alla Lav e alla deputata Gabriella Giammanco il comitato ministeriale animal friendly ha presentato una proposta di legge “per la dismissione graduale dell'uso degli animali nei circhi”. Quella tigre per il ministro, deve diventare un simbolo per la difesa degli animali meno conosciuti “perchè non si può difendere solo gli animali che vivono nelle nostre case”.
“Sono orgogliosa – spiega poi il ministro - del fatto che, grazie anche all’azione di associazioni animaliste, in particolare della Lav, siamo riusciti a innescare un meccanismo che ha portato a cambiare i modelli di comportamento nei confronti degli animali domestici, a imporre una nuova cultura che interpreta ogni giorno di più l’amore che abbiamo nei loro confronti. Ma le stesse tutele devono essere estese a tutti gli animali, perché nascono uguali davanti alla vita. Una mucca, un maiale o una tigre devono essere rispettati e protetti quanto il nostro cagnolino”. Nonostante i suoi guadagni sul commercio di animali morti (la Brambilla ha un'azienda che vende pesce surgelato all'ingrosso e non solo), il Ministro ha scelto di non mangiare carne “perchè penso - ha spiegato - che non si possa dire: sono amico degli animali ma ogni tanto ne mangio qualcuno”.
Nell'articolo non mancano come al solito gli affondi contro la caccia, il commercio delle pellicce, la vivisezione e i palii. La Brambilla è pronta a nuove imposizioni anche in questo senso: “annunceremo - ha aggiunto - presto un’iniziativa per contrastare le feste che prevedono lo sfruttamento degli animali, che sono tantissime anche se solo poche sono conosciute da tutti. I loro sostenitori dicono che dietro ci sono decenni di tradizioni. Ma le tradizioni possono essere rivisitate, adeguate alla sensibilità contemporanea! A Lodi fanno un palio bellissimo con i cavalli meccanici”.
Ma l'esibizione nel video spot pare non abbia ricevuto consensi nel mondo animalista, che invece appare indignato per l'uso strumentale di quelle immagini. Il Commissario regionale dei Verdi campani, Francesco Emilio Borrelli e il presidente dell'associazione animalista Watchdog, giustamente rilevano qualcosa di "profondamente diseducativo" in quella comunicazione, che può portare a sottovalutare la pericolosità dei selvatici ma anche nel modo di agire del ministro. C'è infatti un'evidente ipocrisia nel voler imporre la dismissione dei circhi e poi farsi farsi immortalare mentre si gioca a palla con un grosso felino come fosse un innocuo cagnolone. Se la tigre non deve stare in un circo, men che meno dovrebbe trascorrere le sue giornate in un recinto a ricevere coccole. Gli animalisti le riproverano soprattutto questa messa in scena, che definiscono sconcia e vergognosa perchè pura propaganda mediatica. E' ovvio, rilevano, che l'animale fosse sedato, altrimenti sarebbe stato impensabile giocarci e farsi sovrastare in quel modo.