Il mondo dei circhi non ci sta alla crociata che gli animalisti, Lav e Enpa tra le associazioni, Brambilla e Giammanco in Parlamento, stanno portando avanti sull'utilizzo degli animali negli spettacoli. E' di questi giorni la richiesta dell'Enpa di stoppare i finanziamenti pubblici destinati alle attività circensi, più di 6 milioni per gli animalisti, 2 milioni e 200 mila invece per il sito circo.it.
“Quanti denari dei cittadini gestisce invece l’Enpa?”, scrive Claudio Monti del sito sopracitato, che facendo i conti in tasca all'associazione, fa notare come a fronte di un dimezzamento dei soci sostenitori (che sono passati da 45 mila del 2009 a solo 20 mila del 2010) e di un aumento invece delle quote destinate al personale, i protettori degli animali non possano far altro che basarsi sulle risorse pubbliche.
“A dare ossigeno al bilancio dell’Enpa – osserva ancora Monti - sono soprattutto le convenzioni stipulate con le amministrazioni locali (circa 600 in tutto) per la gestione di canili, del randagismo e altre attività, che rendono qualcosa come 6.735.006 euro. E siccome per gli enti pubblici sono periodi di magra, anche le convenzioni hanno un risvolto della medaglia poco piacevole: i Comuni si prendono tempi biblici per pagare. Verso quello di Agrigento, si legge nel bilancio Enpa, “sono accertati crediti per circa 600.000 euro”.