Lavare il capriolo, asciugarlo bene e metterlo in una terrina con un trito di prezzemolo, aglio, cipolla, carota e sedano. Aggiungere l’alloro sbriciolato, i chiodi di garofano, il timo, la cannella in polvere, qualche bacca di ginepro, sale, pepe e irrorare il tutto con il vino. Lasciare macerare per 3 giorni in luogo fresco avendo cura di rigirare la carne ogni tanto. Trascorso questo tempo, sgocciolare la carne, conservando la marinata, infarinarla e rosolarla in una casseruola con l’olio. Irrorarla con la grappa che farete sfumare e, quindi, proseguire la cottura bagnando la carne con la marinatura filtrata ed eventualmente aggiungendo anche del brodo. A cottura ultimata, porre il capriolo sul piatto di portata e irrorarlo con il sugo di cottura filtrato. Servire ben caldo accompagnato da una purea di patate.
Per il purè di patate: lessare le patate in acqua salata e ancora calde sbucciarle e schiacciarle. Sistemarle in una casseruola. Aggiungere il burro, un pizzico di noce moscata e un pizzico di sale. Mescolate con un cucchiaio di legno e aggiungere un po’ per volta il latte bollente fino a creare una crema soffice.
Vino consigliato: Chianti classico (Toscana)
Tratto da La Nostra Terra 2011 Caccia in cucina di Anuu Migratoristi
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