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La sottana nella bruscola
La sottana nella bruscola
giovedì 22 novembre 2012 
    
Mi è stato meno facile del solito scrivere una presentazione di questo nuovo libro di Luigi Calonaci, non perché non ne condivida e apprezzi i contenuti, ma perché le tre novelle che lo compongono vanno a toccare, analizzandoli, così tanti aspetti della vita e dei suoi attori, della natura, dei microambienti agro-silvo-pastorali della sua Terra di Toscana, che mi torna difficile abbracciarli in un unico commento.

Il titolo, che è quello della prima novella, prende spunto da una storia passionale (rusticana e “rusticola” oserei dire), nel suo momento focale, quando cioè Vanda sul punto di venir scoperta con l’amante, scappa discinta nel fitto del bosco ficcando “la sottana nella bruscola”, questo recipiente caratteristico che viene cinto dalle donne attorno alla vita a contenere quanto raccolto (olive, ghiande ecc.). Da qui Fosco, il protagonista, cacciatore nato e vissuto, fa scelte drastiche e sofferte fino a superare un amore travolgente, ma senza futuro, conservando inestinguibile la passione per la caccia fino ad arrivare alla più seria scelta di vita, sorta dal desiderio profondo di avere qualcuno cui tramandare tutte le sue cose di vita e di caccia.

Dalla crescita umana di Fosco si passa alla catarsi del protagonista del secondo racconto “Il Patto”, giovane scavezzacollo che si redime salvando una quercia secolare con la rinuncia a razziare il nido della tordela che ogni anno ve lo rinnovava.

Fino alla storia di una coppia di beccacce (“Le ali di Sofia”, il terzo racconto), un poco “umanizzata”, ma scientificamente corretta e molto dettagliata, intrecciata alle vicende di un’umanità afflitta, ma vera, che accompagna alla conclusione di speranza: una sorta di immortalità evolutiva, grazie alla selezione e sopravvivenza della parte migliore del patrimonio genetico di ciascuno.

La caccia e l’agricoltura, così radicate in terra di Toscana, restano un sottofondo costante, su cui emergono storie di vita di un’umanità purtroppo in via di estinzione. Per un’immersione completa i questa realtà, fino a dettagli, a volte deliziosi, a volte molto forti, Calonaci scrive la “lingua” toscana, così ricca di termini insostituibili nella loro precisione, ma anche a volte incomprensibili, per i quali un glossarietto è auspicabile e credo anche molto interessante.

Questo libro potrebbe così esser definito un “santuario” di una terra e delle sue caratteristiche da conservare – almeno quelle non già andate perdute – o almeno da mantenere vive nella memoria.

                                                                                                         
Silvio Spanò
 
 
La sottana nella bruscola
Autore:  Luigi Calonaci
Editore: Libro Co. Italia
Anno di pubblicazione: 2012
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