"Ho camminato fra le montagne più belle del mondo ammirando paesaggi affascinanti, boschi incantati, fiumi maestosi, ruscelli argentati. E sempre ti ho pensato, sempre mi è parso di vedere la tua orma in quelle meraviglie. Ho assistito a mille tramonti di soli splendenti caduti in mari azzurri, cercandoti fra le onde fluttuanti. Ho visitato paesi e città. Dove sei, Dio dell'Universo? Sei l'Universo stesso e tu sei quello che io vedo? Sei oltre l'Universo, dove si perde l'infinito? O sei forse qui accanto a me?".
Un libro davvero meraviglioso quello di Aimé Maquignaz. Narra le vicende che lo coinvolgono in prima persona, a partire dai suoi avi alla conquista del Cervino, fino ad arrivare alla sua vita: gli anni della sua giovinezza a Milano, dell'amore, della famiglia, della partecipazione alla vita politica prima come sindaco poi come membro della Regione autonoma della Valle d'Aosta, degli inevitabili dolori, della scoperta inattesa e sconvolgente dell'arte e dei colori, della passione per una forma di caccia rispettosa delle leggi di natura, dei viaggi avventurosi compiuti negli anni tra l'Asia e l'Africa.
Su tutto, sempre e ovunque il Cervino. Da cui si parte e a cui torna. Le scalate, le marce sulla neve, l'ambiente primordiale e a volte ostile: tanto temuto e tanto amato. Pagine dense di racconti e di riflessioni in cui si legge la sua profonda inquietudine, il suo desiderio di assoluto e di risposte alle domande più profonde che lo portano ad affrontare tutto intensamente, dalla politica, all'amore per la pittura e per la natura e lo conducono a considerazioni anche e soprattutto sul tema dell'esistenza di Dio. Al centro della narrazione la Baita delle Libertà è non solo il luogo reale dove l'autore incontra gli amici più intimi in un clima di conviviale confidenza, ma anche e soprattutto il luogo dell'anima, dove, tra un piatto di polenta e un bicchiere di vino, si caccia da sempre la libertà. Il cacciatore di libertà
Autore: Aimé Maquignaz
Editore: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2014
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