Manuale di caccia con l’arco di Emilio Petricci, è un vero manuale organico e completo sulle tecniche di caccia con l’arco. Un libro che spiega tutto sul tiro con l’arco venatorio e sull’arco da caccia ma, soprattutto, spiega come “si va a caccia” con l’arco. L’autore è già una garanzia. Emilio Petricci, toscano, cacciatore da 42 anni, cacciatore di selezione dal 1994, conduttore di cane da traccia, istruttore nazionale di tiro con l'arco della Federazione Italiana Arcieri Tiro di Campagna (Fiarc).
È un libro che parte dall’idea che, per andare a caccia con l’arco, si deve cacciare in modo diverso. L’idea diffusa tra i cacciatori (e non solo), che l’arco non sia sufficientemente efficace, che, cioè non consenta di realizzare carnieri sicuri e, nello stesso tempo, non rappresenti un mezzo di caccia “etico” perché “ferisce gli animali”, andava smontata proprio partendo dalla sperimentazione di tecniche di caccia specifiche per un’arma da getto che, per sua natura, non consente di raggiungere lunghe distanze di tiro.
Grazie ad anni di prove sul campo l’autore spiega come l’arco sia uno strumento di caccia assolutamente letale, come, del resto, è sempre stato fin dagli albori della storia dell’uomo. Ma, per esserlo, ha bisogno di tecniche sue, proprie, che comportano, prima di tutto, quella profonda conoscenza delle abitudini degli animali che si è un po’ persa praticando cacce con i cani o con armi a lunghe gittate.
Il manuale spiega che una freccia scagliata da un arco da 60-70 libbre alla velocità di un decimo rispetto a quella di una doppietta è un oggetto micidiale, in grado di passare, da parte a parte, la cassa toracica di un grosso cervo e di ucciderlo in una manciata di secondi. Ma, per arrivare a questo risultato, il cacciatore deve trovarsi già lì, vicino all’animale che sta arrivando; deve essere sottovento rispetto alla preda; deve compiere movimenti lentissimi senza essere notato e infine deve mirare e colpire la zona vitale senza esitazioni.
Insomma, per andare a caccia con l’arco dobbiamo riscoprirci veri predatori.