La fotografia naturalistica e quella in generale sulle lunghe distanze - qui simboleggiate volutamente dal capriolo, animale meraviglioso e soggetto inavvicinabile per eccellenza- vivono una nuova frontiera tecnico/emotiva. L'abbinamento fra reflex digitale e telescopio da osservazione significa ingrandimenti senza precedenti (con diaframmi luminosi), alta definizione ed un nuovo modo di vivere l'incontro fotografico con gli animali selvatici: non più scatti frettolosi a soggetti che fuggono né lunghi e mimetici appostamenti imposti dai limiti di ingrandimento dei super tele , ma animali tranquilli e primi piani eccezionali rimanendo fuori portata dei loro sensi sviluppatissimi. Dai folletti che spariscono come fantasmi al piacere di coglierne senza fretta persino l'espressione del muso.
Ogni doppia pagina è dedicata ad un soggetto e alla storia (tecnica) della fotografia ottenuta; è completa di foto dell'ambiente in cui si trova il soggetto fatta senza il telescopio e di uno o più ulteriori foto dei particolari del soggetto stesso.
Anche i fotografi più evoluti, compresi quelli scettici e legati alla tradizione dei super-tele, non resteranno indifferenti di fronte alla "potenza " ed alla qualità dell'abbinamento reflex/telescopio. Le splendide immagini di svariati diversi soggetti di capriolo, oltre ad appagare la vista di chi ama il più diffuso ungulato italiano, documentano con ampie descrizioni tecniche la portata di questa nuova "rivoluzione". Il fotografo attento ne trarrà spunto per aggiornare i propri limiti in ogni campo di applicazione della fotografia sulle lunghe distanze.
Caprioli al telescopio
Autore: Riccardo Camusso
Editore: Swarovski