Il recente riconoscimento di razza del segugio maremmano e il dibattito sulla possibilità dello svecchiamento delle tecniche tradizionali per la caccia al cinghiale hanno spinto gli autori di questo libro a riconsiderare il rapporto tra la scelta e l’impiego dei segugi e le loro qualità di razza e individuali, la squadra e i tipi di caccia, non trascurandone le fondamentali differenze con il comportamento nelle gare.

 

Un manuale che riconferma le ragioni delle cacce tradizionali al cinghiale. Soprattutto nell’ambiente in cui si sono sviluppate e col tipo di selvatico affrontato: l’intricata e difficile macchia mediterranea e il suo re, forte e adattato, a un tempo scaltro e coraggioso. Un «cliente» ostico, che solo la perfetta organizzazione tra muta e squadra può efficacemente insidiare.