Sono ormai passati tanti dalla mia prima licenza ma ricordo molto bene con che emozione mi sono alzata presto quel mattino... Era il 1978, un anno molto particolare per me. Ero in Gran Bretagna a studiare e non vedevo l'ora di tornare a casa sulle mie adorate montagne in Alta Valle di Susa. La caccia cominciava la terza domenica di settembre.
Il giorno prima, mio padre mi chiama e cominciamo a preparare gli zaini, le cartuccere, i coltelli, mi ricordo bene il collare di cuoio col campano del nostro Blek, un breton vivacissimo e molto affezionato. Io osservavo i movimenti di mio padre molto tranquilli e studiati nel preparare il fucile, mi domandavo quale mi avrebbe lasciato usare...
Immersa nei pensieri, in lontananza la voce del nonno che mi chiama... Stella! Stella!! Vieni qua per favore, devi aiutarmi per un lavoro... Uff... a malincuore mi incammino nella stanza accanto. Mia nonna era seduta che guardava la televisione e aveva un sorriso divertito come mi ha vista arrivare. Il nonno aveva un pacco tra le mani.. E' per te, aprilo! Che emozione! C'era un fucile all'interno! Non credevo ai miei occhi!! Tutto per me, un Bettinsoli cal. 12 e 3 scatole di cartucce!
La notte fu insonne, l'apertura della caccia e la sorpresa non mi permisero di dormire. Alle 6 suonò la sveglia ma ero gia pronta, una buona colazione e partenza! Passammo a prendere anche Mauro e Sergio, due amici freschi di porto d'armi come me. Cominciò ad albeggiare al Pian della Rocca, mio padre ci spiegò dove dovevamo andare e cosa dovevamo aspettarci, è una zona con galli forcelli, lepri comuni e lepri variabili , Blek sa il fatto suo e conosce bene la zona ormai. Per fortuna era una bella giornata, il cielo sereno e la temperatura mite anche se eravamo sui 2.000 mt, l'aria profumava di resina e timo serpillo.
In lontananza si sentivano i galli cantare, ma perchè non erano vicino a me? Che ansia e adrenalina a mille! Blek cominciò abbaiare e minuto dopo minuto, sento che viene verso di me, un leggero rumore cattura la mia attenzione... Una lepre! non credo ai miei occhi! Alzai il fucile e pensai alle parole che il nonno mi disse il giorno prima, Calma e prendi bene la mira, spara solo se sei sicura di prendere la tua preda! Sparai senza esitazione e la lepre cominciò a rotolare nella scarpata, sparai un secondo colpo per paura che se ne andasse via.... Mio padre arrivò da me subito dopo seguito anche da Mauro e Sergio. Si vedeva la soddisfazione sul suo volto e non vedeva l'ora di procedere al "battesimo". Peccato che non esistevano ancora le macchine fotografiche digitali, sarebbe stato immortalato il momento più bello da ricordare, io con una crocetta rossa disegnata sulla fronte e la lepre tra le mie mani, Blek, beatamente sdraiato sui miei piedi, complice soddisfatto dell'impresa.
Riprendemmo a cacciare, solo che non eravamo più appostati sul sentiero delle lepri, dovevamo muoverci a pettine tutti e quattro, Blek, instancabile, correva su e giu davanti a noi quando ad un certo punto, lo vidi immobile in ferma davanti ad un cespuglio di rododendro. Mauro era il più vicino, aveva la possibilità di tirare, improvvisamente un battito di ali ed ecco il gallo che si alza, due spari e lo vidi cadere poco distante. Blek andò subito a recuperarlo e lo lasciò per terra davanti a chi aveva tirato sdraiandosi accanto. Che giornata! Indimenticabile! ogni attimo è ancora scolpito nella mia mente, il ricordo dopo più di 30 anni è più vivo che mai e ha segnato profondamente l'amicizia tra di noi.
Ora ho un setter inglese, Oti, ha 4 anni ed è la mia ombra, giocherellone e allegro. E' arrivato che aveva solo 3 mesi ma si è subito conquistato il suo posto in famiglia ricambiando con tanto amore e simpatia.
La mia più grande passione è la caccia al camoscio e al cervo, oltre a prelevare il mio, accompagno anche gli amici o cacciatori che conoscono poco il territorio. Ogni uscita è una giornata degna di essere ricordata e raccontata con semplicità e allegria.