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PRIMA LICENZA, Giovanni Bana “A capanno nel padule di Massaciuccoli” giovedì 11 dicembre 2014 | | La mia prima licenza di caccia, ormai datata nel tempo, risale al 1953 e per la precisione al 23 marzo quando, con l’autorizzazione di papà Antonio, potei ottenere il tanto sospirato permesso a 16 anni.
La più soddisfatta in famiglia era mamma Mariella, la cui apprensione di essere fermato dalla vigilanza finalmente veniva meno e potevo quindi esercitare la mia passione senza impedimenti con il fedelissimo Brill, mitico cane di razza Spinone, nella massima libertà per i campi della periferia di Bergamo, ora totalmente irriconoscibile. Posso, infatti, confessare che fin da bambino questa passione, sia per la cattura degli uccelli che per le fucilate col Flobert, era veramente infinita.
Da allora a ogni rinnovo annuale l’emozione è sempre la medesima, poiché la licenza di caccia rappresenta per un cacciatore uno status particolare e indimenticabile. La mia prima uscita ufficiale con la tanto desiderata licenza fu sabato 4 aprile 1953, alla vigilia di Pasqua, quando potei cacciare liberamente la Pantana (Tringa nebularia), nella storica botte del Bresciani nel padule di Massaciuccoli, allorché sorvolava la tesa dei trampolieri col suo volo brillante in un azzurro cielo primaverile fortemente contrastante con il verde del falasco.
Ricorderò sempre che il mio vecchio paludano, il Manfredo del Massaciuccoli, non mancava mai di rammentarmi: “Qui comando io e se spari prima che io te lo dica…..”. Questo è solo il primo di un'interminabile serie di ricordi che spesso ripercorro e in cui mi sembra di essere il protagonista di un film a colori, il film di una vita in cui ho avuto la fortuna di sperimentare vari tipi di caccia, da quella del “bruciasiepi” a quella da capanno e in botte, da quella vagante in “marcita” con il mio amico Valentino o con mio fratello Giuseppe per finire con quelle all’estero, tutti momenti in cui ho condiviso la mia passione in grande amicizia, confidenza, convivialità e anche con un briciolo di puro spirito di rivalità.
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Giovanni Bana, bambino, alle prese con la prima gabbia... |
... e con la prima borsa del papà avvocato |
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Massaciuccoli, Capanno Alfredo, 1959: da sinistra Giovanni Bana, Valentino Sanvito, Manfredo Manfredi e Antonio Bana |
Anni ‘70: Giovanni Bana con Ulisse Cantoni a Vanzago (MI), prima della donazione dell’area al WWF |
Nel testo: 2010: foto di gruppo al termine di una bella giornata di caccia nel Lodigiano | Leggi altre interviste | |
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