Dopo l'inghippo dell'articolo 43, le
associazioni venatorie aderenti alla Face (Anlc, AnuuMigratoristi, Enalcaccia, Fidc), riunitesi oggi 29 aprile 2010, hanno
concordato l'azione futura rispetto ad alcune priorità. Si è pensato anzitutto alla
formazione di un gruppo di lavoro tecnico scientifico composto dalle migliori professionalità all'interno delle diverse associazioni per dare
applicazione reale alla decade di febbraio consentita dall'articolo 43 della Comunitaria.
L'imperativo ora è superare l'epilogo della vicenda comunitaria e "trasformare il poco concesso – si legge nella nota FACE – in “giornate di caccia vere e non teoriche grazie alla disponibilità di dati scientifici certi e inoppugnabili sulla base dei quali - dicono ancora le associazioni - sarà poi possibile motivare le nostre richieste per una più completa applicazione della normativa comunitaria e poter godere di tutte le opportunità che questa concede”.
Novità anche dal punto di vista assicurativo: l'obiettivo è quello di raggiungere un contratto unico condiviso per condizioni base. Insomma, una risposta concreta sul piano dei servizi ai soci su uno dei più importanti e discussi aspetti della caccia, anche e soprattutto da un punto di vista economico.
Su entrambi i punti Face Italia promette incontri di lavoro operativi già i primi giorni di maggio. Nel corso della riunione, che ha visto anche l'avvicendamento previsto dallo statuto delle cariche dirigenziali, con la Presidenza di Face Italia affidata per il prossimo anno a Libera Caccia e la segreteria all'AnuuMigratoristi, sono state stese anche le linee programmatiche per l'immediato
futuro.
In particolare, strutturare e coordinare la difesa dell'immagine del cacciatore e del mondo venatorio, anche sul piano legale, attraverso un gruppo di professionisti dei vari settori. In questo modo Face Italia intende dimostrare la volontà delle Associazioni aderenti di affrontare in modo condiviso le problematiche del mondo venatorio lavorando per dare risposte concrete ai cacciatori italiani.