Logo Bighunter
  HomeCacciaCaniFuciliNatura
Archivio News | Eventi | Blog | Razze Canine | Consulente Cinofilo | Libri | Indirizzi |
 Cerca
BRACCO ITALIANO

Standard F.C.I. 202/07.08.1998

Origine: Italia
Classificazione utilitaria:
Gruppo 7: Cani da ferma
Sezione 1.1.: Cani da ferma continentali.
Taglie: Maschi 55 – 67 cm. Femmine 55 – 62 cm.
 
Che si tratti della più antica o di una delle più antiche razze da ferma, la sua è certamente storia lontanissima. Dagli antichi cani romani, nei quali si dovrebbero ravvisare le forme proeve dei nostri fermatori, al grande periodo medioevale. Ser Brunetto Latini, maestro di Dante, parla di un cane chiamato “Brachet” e lo stesso Dante, nel Convivio, fa notare che “ Il Bracco deve avere un buon naso e il Levriere deve essere lesto nella corsa”. Poi il Cellini nella Ninfa di Fontainebleau, gli Sforza e i Gonzaga con i Bracchi per la caccia con i falchi e l’apprezzamento di Luigi XII, Carlo V e Francesco I, fino a tempi più recenti quando perfino Arkwright, il padre del Pointer, afferma che anche anticamente il Bracco Italiano era altamente stimato e non solo in Italia.
C’è stato un periodo in cui la razza era divisa tra Bracchi pesanti e Bracchi leggeri; attualmente lo standard prevede un Bracco medio, conformato armonicamente, vigoroso e con spiccata attitudine all’andatura sciolta di trotto ampio e veloce.
La tipicissima testa del nostro Bracco è definita “angolosa” nella descrizione ufficiale, che poi significa ossuta e quasi priva di muscoli. In effetti sembra proprio un qualcosa plasmato a larghi tratti, con seni frontali e apofisi occipitale ben marcati, mentre lo è pochissimo la depressione nasio frontale. Assi cranio facciali divergenti, canna nasale leggermente montonina e tartufo sporgente, il colore va dal marrone al carnicino a seconda del mantello. Labbra ben sviluppate ma non flaccide e commessura bene in vista. Orecchio ripiegato sul bordo anteriore, attaccato stretto e indietro. Occhio luminoso e profondo, del colore delle macchie più scure del mantello. Il collo è forte e relativamente corto; torace ampio e ben cerchiato. Il profilo dorsale è interrotto sull’undicesima vertebra e la groppa è leggermente inclinata. Costituisce grave difetto il ventre retratto. La coda, robusta alla radice, viene tagliata di media lunghezza. Arti anteriori e posteriori forti, muscolosi e ben angolati. Piedi robusti, piuttosto grossi e tondeggianti. La pelle è consistente ma flessibile e il pelo corto, fitto e lucente nei colori: bianco, bianco arancio, bianco marrone, melato e roano.

Caratteristiche generali e utilizzo.
Il Bracco italiano è un cane molto robusto, dall’aspetto vigoroso e un po’ pesante, quindi la sua andatura dovrà essere a trotto ampio, sciolto e sostenuto, con cerca adeguata alle caratteristiche del terreno, ma sempre diligente e meticolosa. Portamento della testa alto sulla linea dorsale, come esige anche la sua costruzione; in presenza del selvatico esegue magistrali e prudentissime “filate” che conclude con ferme imponenti. Grande riportatore per istinto, è docile, ubbidiente e relativamente facile da addestrare.