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LABRADOR RETRIEVER
Standard F.C.I. 122/29.01.1999 |
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Origine: Gran Bretagna Classificazione utilitaria: Gruppo 8: Cani da riporto, da cerca e da acqua. Sezione 1: Cani da riporto. Taglie: Maschi 55 – 57 cm. Femmine 54 – 56 cm. |
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La quasi totalità delle razze da riporto sono di origine britannica e la cosa è facilmente spiegabile se teniamo conto della quasi maniacale passione per il perfezionismo e la specializzazione tipica degli allevatori inglesi. Principalmente per questo, dei cani esclusivamente selezionati per il riporto della selvaggina morta e il recupero di quella ferita, non potevano di certo mancare nelle aristocratiche e tradizionali battute a fagiani o grouses, oppure pronti ad intervenire al concludersi di una grande azione di una coppia di fermatori. Queste però, sono soltanto le immagini più comuni che la tradizione venatoria britannica ci ha tramandato, ma è anche indispensabile considerare le altre cacce praticate in condizioni d’ambiente e di clima particolarmente severe, come gli appostamenti agli acquatici sul mare o nei laghi. La necessità e il desiderio di non perdere i capi abbattuti anche in queste occasioni, spinsero gli allevatori a selezionare dei cani che facessero del riporto un’arte tutta speciale. La razza più diffusa ed utilizzata a questo scopo è risultata quella del Labrador. Originario della regione del Canada Nordorientale da cui prende il nome, fu importato nella Contea del Dorset e allevato in diverse famiglie aristocratiche. Secondo l’ipotesi di Piero Scanziani è invece discendente da un cane dell’isola di Terranova, abilissimo riportatore, importato dal Duca di Malmesbury verso il 1830, selezionato e fatto riconoscere dal Kennel Club Inglese nel 1903. Molto robusto e solido, il Labrador ha testa larga e stop pronunciato, tartufo grande e ben aperto, mascelle robuste e dentatura a forbice. Occhi di media grandezza, espressivi, color ocra scuro. Orecchie non pesanti e ben aderenti; collo pulito e forte; torace profondo e cerchiato; anteriori e posteriori forti e di buona ossatura; groppa poco inclinata. La coda, detta “di lontra”, è caratteristica distintiva del Labrador: grossa, di media lunghezza e portata alta. Il pelo è corto, fitto e duro al tatto, con sottopelo resistente all’acqua. Colori: nero, tabacco e biondo.
Caratteristiche generali e utilizzo. Molto robusto e resistente alle intemperie, si adatta ad ogni condizione, compreso il riporto da acque gelide. Il suo lavoro “classico” consiste nel seguire attentamente lo svolgersi dell’azione di caccia, tenere a memoria il punto di caduta della selvaggina e, a comando, ricercarla e riportarla sollecitamente. Calmo e riflessivo, si affeziona alle persone e alle cose, ma come molte altre razze da caccia, limitandone l’uso venatorio, rischia di perdere gradatamente le sue straordinarie doti. |
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