Nel mantovano l'emergenza nutrie ha spinto diversi comuni ad autorizzarne l'abbattimento. Dopo il comune di Asola, che ha ricevuto notifica di una denuncia presentata dalla Lac all'autorità giudiziaria, anche Acquanegra, centro abitato in riva al fiume Chiese, ha deciso di predisporre il piano di abbattimento, con la sola esclusione dell'area della riserva naturale "Le Bine".
Gli autorizzati potranno abbattere le nutrie con l'utilizzo del fucile, cui si aggiungono le catture con le gabbie (e conseguente soppressione) praticate dalle guardie provinciali. I cacciatori che vorranno partecipare saranno divisi in squadre fino a 4 componenti ed avranno l'incarico di raccogliere gli animali abbattuti e di trasportarli in appositi contenitori nel centro temporaneo di stoccaggio.
Secondo il sindaco Erminio Minuti non c'è tempo da perdere visto che la presenza di esemplari sul territorio è destinata a crescere esponenzialmente per l'elevata capacità riproduttiva di questi animali e la mancanza di predatori naturali. Per il sindaco le gallerie scavate dalle nutrie sono l'elemento più allarmante perchè minano alla sicurezza dei cittadini. In gioco c'è la tenuta delle rive dei corsi d'acqua come dimostrano recenti frane e i cedimenti strutturali verificatasi al passaggio di mezzi agricoli. Le piene stagionali - spiega il sindaco - sollecitano fortemente la capacità di resistenza degli avamposti di difesa idrica, facilitando la formazione di voragini.