Una montatura orchestrata da scienziati vicini a Wwf e Greenpeace in combutta con le Nazioni Unite. Questa in estrema sintesi la tesi del chimico tedesco Fritz Vahrenholt, già ministro all'ambiente della città stato di Amburgo, rispetto alfenomeno dei cosiddetti cambiamenti climatici dovuti al surriscaldamento del pianeta. Nel suo libro “il sole freddo”, insieme ad un team di altri scienziati, lo studioso solleva forti dubbi sui legami tra inquinamento e innalzamento della termperatura del globo.
Vahrenholt, che oggi è anche manager per le enegie rinnovabili in una grossa azienda del settore, la Rwe, accusa l'agenzia dell'Onu sul clima di aver nascosto in un rapporto ai politici dei diversi stati gli argomenti che contrastano con la teoria del riscaldamento climatico (ovvero che vi sarebbero cause naturali che causano l'aumento della temperatura e che le emissioni di Co2 avrebbero effetti irrisori sul clima).
"Nel rapporto completo le cause naturali dei mutamenti climatici come il sole e l'oscillazioni delle correnti marine esistono, ma nella versione per i politici sono state espunte", spiega. Il risultato e' che "fino ad oggi i politici ignorano che nuovi studi mettono seriamente in dubbio la predominanza del biossido di carbonio, che da solo non riuscira' mai a provocare un riscaldamento di oltre due gradi entro la fine del secolo". Anche le nuove ricerche del Cern sulla creazione di particelle di aerosol nelle nuvole dovute alle particelle cosmiche "farebbero traballare l'intera previsione dell'Ipcc, che pero' non indaga su questo meccanismo.
Il sospetto nasce anche dal fatto che "dei 34 componenti ritenuti indipendenti, che scrivono il rapporto di sintesi per i politici, quasi un terzo e' legato ad organizzazioni ecologiste come Greenpeace ed il Wwf”. "Non è un po' strano?", chiede provocatoriamente lo studioso.