Tutti d'accordo per ridurre al minimo l'impatto dei cinghiali e dei mufloni all'Isola d'Elba. Negli scorsi giorni un incontro strategico (c'erano gli assessori regionali, provinciali, i sindaci dell'isola, i vertici del Parco, delle associazioni e dell'Ispra) ha deciso di continuare sulla strada intrapresa nel controllo delle popolazioni (1200 i cinghiali abbattuti nell'ultimo anno, un risultato mai raggiunto prima), intensificando i prelievi. Per ristabilire un vero equilibrio faunistico sull'isola bisognerà quindi potenziare i sistemi di cattura, con una distribuzione capillare delle gabbie su tutto il territorio, con particolare attenzione alle zone ricomprese nel Parco e nelle aree esterne con la possibilità di gestione, per l’esterno, anche da parte dell’ATC.
E’ stato inoltre deciso l’aumento del numero dei cacciatori di selezione da impiegare all’interno dell’area protetta che saranno abilitati con una speciale procedura semplificata. A seguito del “vertice” viene rivolto anche un invito ai cacciatori dell’isola a partecipare a corsi di abilitazione per “selecontrollori”, che la Provincia di Livorno attuerà nella zona, in accordo con il Parco. Ciò consentirà anche di ottenere l’autorizzazione complessiva, su tutto il territorio elbano, per la caccia di selezione.
“Si è concordato - sottolineano insieme gli assessori regionali Gianni Salvadori e Anna Rita Bramerini - un pacchetto di misure, sicuramente incisive e prontamente realizzabili, per dare risposte alla situazione che non era più sostenibile. Determinante - concludono gli assessori regionali - è stato l’apporto delle Istituzioni presenti, in primo luogo quello del Prefetto e di tutti i soggetti interessati. Per quanto riguarda la Regione vi è inoltre l’impegno a cercare risorse aggiuntive da dedicare alla risoluzione del problema.”