La Commissione Ue ha lanciato una consultazione sul web per coinvolgere i cittadini europei nel processo decisionale rispetto alle azioni da intraprendere sulle specie invasive, la cui drastica riduzione è inserita nella strategia sulla biodiversità approvata lo scorso anno. Gli "alieni" sono piante, insetti, mammiferi e anfibi tipici di ambienti lontani, specie introdotte per errore o illegalmente, che rischiano oggi di compromettere l'esistenza di quelle autoctone e causano ogni anno danni per milioni di euro nel vecchio continente. Entro il 12 aprile 2012, accedendo al portale http://ec.europa.eu/environment/consultations/invasive_aliens.htm sarà possibile dire la propria sulle possibili soluzioni. La Commissione entro l'anno formulerà un piano d'azione tenendo conto dei risultati del sondaggio.
Le soluzioni finora applicate si sono rilevate inefficienti, per questo l'Europa intende adottare un approccio sistematico basato su prevenzione, rilevamento precoce e rapida reazione. Secondo il Commissario per l’Ambiente Janez Potocnik, "è il momento di trovare una risposta politica efficace a questa crescente minaccia". "I danni causati da specie invasive al nostro capitale naturale - ha aggiunto - sono valutati 12 miliardi di euro ogni anno".
Quello delle specie invasive, esempio lampante è la nutria (il cosiddetto castorino diffuso negli anni 60 per la produzione di pellicce su scala industriale oggi ormai presente in tutto il continente), è tutt'altro che un problema secondario. Dopo la perdita degli habitat naturali e il degrado del suolo costituisce l'elemento più nefasto in fatto di perdita di biodiversità. Se la politica non se ne accorgerà in tempo, e il mondo ambientalista insieme ad esso, rischiamo di perdere per sempre gran parte delle specie che popolano ancora le nostre aree naturali.