Sono 80 i cacciatori comaschi abilitati al controllo del piccione. Lo ha deciso l'assessore provinciale alla caccia Mario Colombo rispondendo alle lamentele degli agricoltori, secondo cui i piccioni sarebbero proliferati a dismisura nell'ultimo periodo e non prima di aver messo in campo gli opportuni (ma tutt'altro che infallibili) rimedi naturali. I problemi maggiori si registrano nella zona delle colline comasche, dove è seriamente a rischio la germogliazione della soia e del pisello proteico. “Sono migliaia – sottolinea l'assessore - . Infestano le stalle e i magazzini nei quali sono conservati i mangimi per gli animali. Oltre a distruggere i campi danneggiando i raccolti, creano anche problemi igienici”.
Gli abbattimenti inizieranno già dalla prossima settimana nelle zone più affollate di volatili. Ma gli agricoltori potranno anche rivolgersi al settore Caccia della Provincia per chiedere interventi mirati. “La proliferazione incontrollabile di questi volatili - conclude Mario Colombo -, è un segnale di allarme a livello ambientale. La natura non riesce più ad autoregolamentarsi e siamo costretti a intervenire. Non potevamo aspettare oltre, gli agricoltori stanno subendo troppi danni. Ora chiunque lo desideri potrà richiedere l’ intervento dei cacciatori specializzati”.