''La crescita verde non è un pezzo della crescita, è la crescita. L'unica via che ci consentirà di scongiurare conseguenze tragiche sull'ambiente, il cui impatto sarebbe ben piu' oneroso dei benefici di un percorso di crescita 'business as usual'''. Lo ha detto il ministro dell' Ambiente, Corrado Clini, durante la Conferenza ministeriale Ocse sull'ambiente di Parigi.
Dello stesso avviso il segretario generale dell'organizzazione parigina, Angel Gurria, che ha invitato i Paesi membri, e non solo, a non usare la crisi come ''scusa per l'inazione'' in materia ambientale. Per Clini occorre elaborare linee comuni per introdurre misure fiscali in grado di autoregolare la conversione economica in chiave ambientale, altrimenti, dice sempre Clini, "dovremo prendere atto che il Pianeta andra' in tilt''. La convenienza c'è già. Prova ne è, ha ricordato il Ministro, che gli investimenti 'verdi' sono gli unici a non aver subito una contrazione a causa della crisi: ''Nel 2011 sono stati di circa di circa 260 miliardi di dollari, con un aumento del 5% rispetto al 2010 e del 50% rispetto al 2009. E' l'unico settore di investimento che non ha subito una contrazione con la crisi''.
In testa a questo trend, ci sono i due giganti dell'economia mondiale, Usa e Cina, con circa 50 miliardi di dollari a testa, seguiti a distanza dai Paesi Ue. (ANSA) |