Due decreti ministeriali, varati dal Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, di concerto con il ministro dell'Ambiente Clini e dell'Agricoltura, Catania, stabiliscono il nuovo sistema degli incentivi sulle rinnovabili. Secondo una nota del ministero il nuovo regime allinea gli incentivi ai livelli europei e li adegua agli andamenti dei costi di mercato. Il Governo inoltre si impegna a superare gli obiettivi comunitari al 2020, portando il target del 26% al 35% nel settore elettrico.
La spesa pubblica per gli incentivi ammonterà a 12 miliardi l'anno fino al 2020, contro i 15 miliardi previsti dalla precedente normativa. La riduzione di spesa di 3 miliardi permetterà di stabilizzare l'incidenza sulla bolletta evitando futuri balzi. Il governo ha deciso di riequilibrare fortemente la distribuzione delle risorse tra fotovoltaico e altre fonti. Degli attuali 9 miliardi, 6 sono infatti destinati al solare e 3 miliardi al non solare. Dei futuri 3 miliardi aggiuntivi, invece, spiegano tecnici del ministero, solo 0,5 miliardi andranno al solare contro i 2,5 che saranno destinati alle altre fonti rinnovabili (idroelettrico, geotermico, biomasse, ecc. ecc.). Vengono inoltre favorite le tecnologie con maggior ricaduta sulla filiera economico-produttiva nazionale e ad alto contenuto innovativo, introducendo inoltre meccanismi per evitare distorsioni a livello territoriale e conflitti con altre filiere produttive nazionali, in particolare con quella alimentare.
''Con i due decreti firmati oggi - hanno dichiarato i ministri Catania, Clini e Passera - viene introdotto un sistema di incentivi moderno, europeo ed equo per le tasche dei cittadini e delle imprese. L'energia rinnovabile continua a essere un pilastro fondamentale della nostra strategia, ed e' per questo essenziale supportarla in modo efficace, favorendo le fonti verdi che possono sviluppare una filiera industriale e produttiva nazionale. Abbiamo inoltre posto un freno importante alla crescita dei costi energetici per cittadini e imprese. La sostenibilita' economica e quella ambientale - hanno concluso i ministri - sono i due cardini su cui il governo intende basare la nuova strategia energetica nazionale in corso di elaborazione''.
(Ansa)