"Abbiamo una superficie forestale in incremento, un segnale positivo anche se avviene in parte a danno dei terreni agricoli abbandonati. Quello che non va e' il quadro complessivo: noi stiamo consumando suolo destinato all'agricoltura con ritmi incompatibili per un paese che abbia cura di se' e delle generazioni future". Lo ha dichiarato nelle ultime ore il ministro dell'Ambiente, Mario Catania, a commento dell'Inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi forestali di carbonio (Infc) del Corpo forestale dello Stato, presentato nella sede di Coldiretti.
Il problema è l'avanzata inarrestabile del cemento: un terzo del territorio italiano, ha ricordato il ministro, e' sottratto alla natura e all'agricoltura dall'urbanizzazione e dalle infrastrutture. "Un dato sul quale vale la pena di fermarsi perche' e' tema di una gravita' enorme". Una problematica per la quale, ha constatato Catania, "ci sono le condizioni, prima di tutto culturali, per avviare nei prossimi mesi una grande offensiva culturale, ma anche propositiva, per la tutela del suolo e contro lo sfruttamento del suolo".
La crescita del suolo forestale e la tutela del patrimonio ambientale devono avvenire, ha ricordato il ministro, "in un quadro complessivamente virtuoso ed e' fondamentale che a presidio di tutto questo patrimonio ci sia un Corpo Forestale dello Stato ben presente sul territorio, performante e - ha concluso - con le dotazioni di personale e mezzi necessarie a svolgere il suo ruolo". (Agi)