Sono sul piede di guerra gli agricoltori della Coldiretti Lazio per le precarie condizioni in cui versa l'intero sistema agricolo regionale. “Occorre una svolta prima che sia davvero troppo tardi per imprese, lavoratori e consumatori” dicono in una nota in cui presentano un'articolata piattaforma di rivendicazioni inviata alla presidente della Regione Lazio, Renata Polverini.
''Ad oggi in consiglio regionale sono fermi 21 disegni di legge – spiega il direttore Paolo De Cesare - su materie importanti quali le fattorie didattiche, la filiera corta, la legge sui prodotti a Km. zero, il riordino delle università agrarie, la caccia selettiva e i danni da fauna selvatica”.
''Abbiamo stigmatizzato la distrazione con la quale il Consiglio Regionale Lazio affronta temi e questioni agricole ed agroalimentari in uno dei settori da sempre motore trainante dello sviluppo economico del Lazio - ha detto ancora De Cesare. Anche se i recenti dati dell'Istat danno l'agricoltura in piena controtendenza rispetto alle dinamiche di recessione congiunturale in atto - ha sottolineato Gilmar Mastroianni - sembra che i vertici del Consiglio Regionale del Lazio e di taluni assessorati, in modo scientifico rinviano o, peggio, non assumono decisioni, eludendo la discussione di importanti proposte di legge che andrebbero a vantaggio non solo delle imprese agricole laziali e dell'indotto ma, soprattutto, dei consumatori''. Mercoledì 27 giugno è in programma una manifestazione presso la sede del Consiglio regionale a Roma.