L'Enpa di Genova annuncia che interromperà le proprie attività di recupero degli animali selvatici dal 15 luglio: sono finiti i soldi e i pochi recuperati dalla Regione, dopo sollecitazione all'Assessore Briano, non bastano, anzi sono addirittura "ridicoli” per gli attivisti genovesi.
A rischio - dicono - oltre agli interventi per il riecupero degli animali su segnalazione (più di 60 nel 2010, per un totale di oltre 1700 i selvatici recuperati), ci sarebbero anche alcuni posti di lavoro (tra quelli tagliati quest'anno nel terzo settore). Non sarà più possibile nemmeno spendere quei 500 - 800 euro di carburante al mese necessari per il recupero di selvatici in tutta la provincia.
I soldi per l'Enpa dovrebbero essere prelevati dalle tasse dei tanto odiati cacciatori. Sembrerà strano a chiunque ricordi i toni usati dall'Enpa per delegittimare la categoria degli appassionati dell'attività venatoria negli ultimi anni, ma gli animalisti - che in una campagna pubblicitaria di qualche anno fa auspicavano l'estinzione dei cacciatori - ora è proprio ai loro versamenti che guardano.
Nel loro comunicato ricordano infatti che la legge impone che parte dei soldi delle tessere per l'attività venatoria devono essere reinvestiti ai fini della protezione di ambienti e fauna. E la Provincia dai cacciatori incassa quasi un milione di euro...
(Genova24)