Sei fantini su dieci caduti alla prima curva con i rispettivi cavalli, tutti illesi ad eccezione di Guess della contrada del Drago, che ha riportato la frattura alla falange anteriore sinistra, immediatamente soccorso e sottoposto ad intervento chirurgico. Tanto è bastato per accendere le solite inflazionate polemiche animaliste sul palio di Siena: ultra centenaria manifestazione che ogni agosto tiene incollati alla tv centinaia di migliaia di spettatori e che a Siena è più che un'istituzione: è l'essenza stessa della vita della città e dei suoi abitanti, un rito di collegamento con le tradizioni di un passato che è vivo più che mai nel cuore dei cittadini.
Ci aveva provato già negli scorsi anni l'ex ministro Brambilla a chiederne l'abolizione, visto che il circuito della gara e altre caratteristiche non rispondevano ai requisiti dell'allora ordinanza Martini. Tutte accuse respinte da circonstanziate dichiarazioni di sindaco e dei vari politici senesi (anche della stessa casacca della Brambilla), che, insieme a rappresentanti del governo e della Regione, hanno ribadito non solo che il palio di Siena non si tocca, ma anche che i cavalli in gara sono considerati alla stregua di animali sacri: riveriti e accuditi durante tutto l'anno e addirittura benedetti in chiesa!
E' bastata quella caduta per suscitare di nuovo il vespaio delle scorse edizioni. Commentando l'accaduto la Brambilla si è detta fiera di aver contribuito, da ministro, ad escludere il Palio di Siena dal riconoscimento “Patrimonio d'Italia”, così come dalle candidature nazionali all'Unesco (un disincentivo al turismo che per un ministro del Turismo - quale era la Brambilla fino allo scorso anno - dev'essere proprio una gran bella soddisfazione). Per fortuna che l'attuale ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri ha tenuto a smorzare queste polemiche sottolineando che per lei, come per milioni di cittadini italiani, il Palio è un enorme patrimonio da salvare.
Ad ogni modo, da ormai molti anni, l'Amministrazione Comunale di Siena ha messo in atto una serie di iniziative per la tutela dei cavalli attraverso un protocollo specifico, rinnovato ogni anno. Si tratta di un regolamento che definisce regole e procedure cui tutti gli addetti ai lavori devono attenersi rigorosamente per tutelare le condizioni di vita e di salute dei cavalli. Nel corso degli anni in virtù di queste norme sono state aggiunte speciali protezioni nelle curve più pericolose (la curva di San Martino, dove sono caduti i cavalli dell'ultimo palio ha infatti una innovativa barriera di protezione ad alto assorbimento).
Non tutti sanno che Siena si è dotata addirittura di un “Protocollo per l'erogazione di incentivi per il mantenimento dei cavalli da Palio” e di un Albo dei cavalli, che sono continuamente e appositamente addestrati per correre sul Campo. La selezione è rigorosissima: i cavalli devono avere parametri biometrici ottimali per l'impegno da affrontare; l'allenamento è studiato in ogni dettaglio, il monitoraggio della salute dei cavalli è costante grazie a veterinari che operano in una Commissione Tecnica Comunale, appositamente costituita. Se non vi basta sappiate che esiste addirittura un pensionato (a Radicondoli - SI) per questi cavalli, talmente amati durante la loro carriera, da essere poi accuditi come dei sovrani fino alla fine dei loro giorni in apposite oasi paragonabili a hotel di lusso. Se è maltrattamento animale questo...