Anche in America il lupo è tornato a ripopolare monti e vallate. Se ne contano tra i settemila e gli 11 mila solo in Alaska e anche in tutti gli altri stati, ad eccezione dei lupi grigi messicani in Arizona e New Messico e di quelli rossi in North Carolina,
la specie è fuori pericolo.
I programmi di protezione degli ultimi 40 anni però hanno funzionato fin troppo ed ora in stati come il Wyoming si rende necessario riportare la popolazione di questi predatori in numeri accettabili per preservare i delicati equilibri dell'ecosistema. La notizia riguarda proprio quest'ultimo stato, sede del parco dello Yellowstone, dove in questi giorni si è dato l'ok per la caccia ai lupi a partire dal primo ottobre. Il Wyoming diventerà così il quinto stato con una significativa popolazione di lupi a legalizzarne la caccia, e con Idaho e Montana avrà l'obbligo di assicurare la sopravvivenza di 450 adulti e 45 coppie per la riproduzione sui 1774 lupi che si contano sul territorio.
Ma i prelievi decisi potrebbero non bastare. In Montana, nonostante la caccia, lo scorso anno la popolazione dei lupi è comunque aumentata del 15 per cento. Questo dato ha persuaso il governo dello Stato a legalizzare la caccia illimitata dal 1 settembre al 28 febbraio, reintroducendo anche l'uso delle trappole, in precendenza bandite.
"In molti stati americani - si legge sul Washington Post - in uno scenario molto diverso da quello delle metropoli come New York, i lupi rappresentano una minaccia concreta per il bestiame, e gli allevatori hanno difeso il loro territorio senza scrupoli. Negli anni settanta il numero dei lupi negli Stati Uniti era a tal punto diminuito che si è temuta l'estinzione di molte specie, tra cui quella del lupo grigio. Ma negli ultimi anni, sotto la guida e protezione del governo federale, i lupi sono tornati".