Le piogge provvidenziali di questo inizio autunno hanno portato sulle tavole degli italiani una
grande varietà di funghi, su tutti gli amatissimi porcini. Tutti pronti allora, zaino in spalla o gerla sotto braccio e la
raccolta funghi ha inizio.
Non dimentichiamo a casa la prudenza, l'attenzione a caccia di funghi deve essere altissima. Il corpo forestale dello stato ricorda che negli ultimi anni sono morte più persone nei boschi durante la ricerca che per l'intossicazione di funghi non commestibili o velenosi. L'incolumità innanzitutto degli uomini, ma anche quella dell'ambiente. Il Corpo forestale dello Stato ricorda che la raccolta dei funghi è comunque subordinata ad obiettivi generali di conservazione dell'integrità territoriale e degli equilibri degli ecosistemi. "I funghi sono molto importanti per gli equilibri naturali del bosco: raccogliamoli con criterio, rispettando le norme", consiglia la Forestale.
Bisogna ricordare che la raccolta e la commercializzazione dei funghi sono disciplinate da leggi nazionali, regionali o dai regolamenti locali che indicano le specie, le dimensioni e il quantitativo massimo di funghi che si possono raccogliere, oltre al calendario dei giorni in cui questa attività è consentita. Tali norme vietano inoltre la raccolta dei funghi nelle aree protette, quali riserve naturali e parchi nazionali, e la raccolta nelle ore notturne, sia per la salvaguardia dei funghi stessi, sia per motivi di sicurezza.
Alcune Regioni hanno previsto nella propria normativa l'obbligo del possesso di un tesserino autorizzativo rilasciato dal competente Ufficio Provinciale, previa istanza, alla quale andrà allegato anche l'attestato di partecipazione ad uno specifico corso micologico. Ogni violazione delle norme comporta la confisca dei funghi raccolti (fatta salva la facoltà di dimostrarne la legittima provenienza) e l'applicazione, da parte delle competenti Autorità, di sanzioni di tipo amministrativo che variano a seconda dell'illecito commesso.
Ecco alcuni consigli della Forestale utili agli amanti di questa attività:
1. Documentarsi sull'itinerario e scegliere i percorsi adatti alle proprie abilità fisiche e psichiche;
2. Comunicare i propri spostamenti prima di intraprendere l'escursione;
3. Evitare di inoltrarsi da soli nel bosco, la presenza di un compagno è garanzia di un primo soccorso;
4. Consultare, prima della partenza, i bollettini meteorologici e osservare costantemente sul posto l'evoluzione delle condizioni atmosferiche. In caso di mal tempo non sostare in prossimità di alberi, pietre ed oggetti acuminati perché potrebbero attirare fulmini;
5. Scegliere l'abbigliamento e l'attrezzatura adatta all'impegno e alla lunghezza dell'escursione: si consigliano calzature da trekking, cellulare, lampada e coltello;
6. Se non si è certi della commestibilità del proprio raccolto, effettuare un controllo presso gli Ispettorati Micologici delle Aziende Sanitarie Locali;
7. Il raccolto giornaliero non deve superare il limite previsto per legge;
8. Non utilizzare rastrelli o uncini che possano danneggiare il micelio;
9. Pulire immediatamente il fungo dai residui di rami, foglie e terriccio per garantire la sua integrità;
10. I funghi raccolti devono essere trasportati in contenitori rigidi ed areati. L'utilizzo di sacchetti di plastica non permette infatti la diffusione delle spore fungine nel bosco. La mancanza di areazione causa il deterioramento del prodotto;
11. In caso di necessità contattare il 1515, numero di Emergenza Ambientale del Corpo Forestale dello Stato.