E' di solo pochi giorni fa l
'ennesimo richiamo da parte dell'Europa ai governi sul devastante fenomeno delle
specie invasive, i cui danni non si ripercuotono solo sull'ambiente ma costituiscono una pesante falla per l'economia per il continente (
12 miliardi di euro l'anno), già vessato dalla crisi. Alcuni paesi hanno fatto enormi passi avanti verso l'
eradicazione di specie particolarmente dannose, come la
nutria, intensificando i sistemi di prevenzione e quelli per il controllo (per esempio l'Inghilterra è vicina a situazioni di equilibrio), altri come l'Italia navigano nella più completa disorganizzazione.
Da noi anche per le sistematiche battaglie delle associazioni protezioniste, poco o nulla si sta facendo per migliorare le cose a tutela delle specie autoctone e delle economie locali. Un esempio eclatante è quello che riguarda lo scoiattolo grigio, la cui presenza è altamente dannosa per la specie antagonista, lo scoiattolo rosso, che da sempre popola i boschi di centro e nord Italia. Prima di muoversi verso programmi di cattura e prelievo c'è stato bisogno di un ulteriore intervento dell'UE, che ha intimato azioni efficaci pena il pagamento di multe.
Stessa tragicomica situazione riguarda il problema nutrie, che vede da una parte le amministrazioni approvare delibere e ordinanze di prelievo, dall'altra sistematici ricorsi animalisti al Tar per difendere i bei castorini, con il risultato di bloccare ogni tentativo a riguardo. L'ultimo episodio risale a pochi giorni fa, con l'accoglimento da parte del Tar di Parma di un ricorso della Lac (Lega per l'abolizione della caccia), che ha bloccato il provvedimento del sindaco di Busseto per l'abbattimento delle nutrie. Un problema di competenze: il tribunale amministrativo ha infatti riconosciuto che è la Provincia l'ente competente a emanare i piani d'intervento per il contenimento. Così tutto si è fermato di nuovo.
Ma questa è una peculiarità tutta italiana, in altri paesi sono le stesse associazioni ambientaliste a promuovere e sostenere programmi di eradicazione per le specie invasive.