A Gorizia la Coldiretti provinciale ha indicato quattro punti essenziali da mettere in campo per affrontare l'
emergenza cinghiali: l’introduzione delle zone di contenimento; l’
estensione degli orari di caccia; l’apertura della
caccia per tutto l’anno per alcune specie animali; la riduzione dei cinghiali con l’abbattimento. In sostanza l'unico modo per porre un freno al problema è quello di un allargamento degli abbattimenti.
Se ne è discusso ieri durante un summit in provincia con esponenti della Regione, del Comune di Gorizia e delle associazioni venatorie. All’ordine del giorno, i danni arrecati alle colture agricole e il
pericolo rappresentato per l’incolumità delle persone dalla massiccia presenza dei cinghiali sul territorio isontino. Negli ultimi giorni si sono verificati
diversi incidenti provocati da branchi di suini selvatici che attraversano improvvisamente la strada.
Secondo il direttore della Coldiretti provinciale, Ivo Bozzato, è
una questione di scelta e di coraggio. "Ho paura - ha detto - che il problema cinghiali lo risolveremo soltanto quando si verificherà il primo incidente mortale causato da questo animale. Sarebbe folle pensare che questo accada, ma occorre trovare subito i rimedi. Sono necessarie - si è affrettato a precisare - scelte coraggiose come la riduzione dei cinghiali. Tocca alla Regione intervenire e predisporre le normative".