“La prospettiva dei Paesi/dormitorio – così come sembra volere governare la politica regionale dell'Umbria – e del limbo in cui si vuole affossare il volontariato, offende le persone di buona volontà ed indigna coloro che da oltre quaranta anni lavorano in simbiosi con le Sagre”. E' quanto dichiara in una nota il
Club Le Torri in merito ad una nuova normativa, in via di definizione in Regione,
per la modifica della Legge regionale 46/98 sulla disciplina delle sagre, che, a detta del Club, “vuole mettere i paesi dell'Umbria in condizione di non organizzare più Sagre con relativi giochi popolari” comprimendo le possibilità di organizzare sagre popolari. Le norme, nate da una proposta di Confesercenti e Confcommercio, introdurrebbero
una serie di regole rigide e cavilli burocratici, tali da determinare, secondo l'opinione di molti, di fatto la chiusura di un buon numero di sagre e feste popolari.
Il Club Le Torri fa presente che "questo tipo di manifestazioni, organizzate con il contributo volontario della comunità locale,
hanno reso realizzabili importanti opere di miglioramento e utilità per tutti i cittadini , specialmente dove è mancato in tutto o in parte l'intervento pubblico: campi sportivi, giardini, circoli, impianti per il gioco dei bambini e dei disabili, intere aree recuperate al degrado e all'abbandono. “La stessa disciplina tributaria degli enti non commerciali e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale – sottolinea la presidente Daiana Sportellini -, stabilisce che gli scopi devono rientrare nella tutela, promozione e valorizzazione delle cose d'interesse artistico e storico a la tutela della valorizzazione della natura e dell'ambiente. Tutti aspetti che rientrano nelle tradizioni culturali di cui le sagre si fanno interpreti”. Importante è anche il fatto - conclude Sportellini - che il decreto legislativo 460 del 4 dicembre 1997, obbliga, per questo tipo di manifestazioni, di reinvestire gli utili o gli avanzi di gestione esclusivamente nella realizzazione delle proprie attività istituzionali".