Il Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) il prossimo 21 dicembre affronterà argomenti importanti quali il Piano per l'adattamento ai cambiamenti climatici, la gestione sostenibile e la messa in sicurezza del territorio.
Tra i punti principali - delle linee guida della Strategia di difesa del territorio da alluvioni e cambiamenti climatici - che fanno parte del Piano (da 40 miliardi per 15 anni, circa 2,5 miliardi l'anno) c'e' il divieto di abitare nelle zone ad altissimo rischio di alluvione e l'introduzione, attraverso un disegno di legge ad hoc, dell'assicurazione obbligatoria contro gli eventi meteorologici estremi per le costruzioni nelle aree piu' esposte. Tra l'altro anche la difesa delle citta' e la protezione delle coste e delle lagune, l'attivazione delle Autorita' distrettuali di bacino idrografico, il recupero dei terreni abbandonati, la pulizia dei boschi usando il legname raccolto anche come biomassa (una misura con effetti anche contro gli incendi).
Intanto sul fronte clima, non è certamente esaltante ciò che è uscito dalla conferenza mondiale dell'Onu di Doha. Nessun accordo concreto, solo l'impegno di avviare nuovi negoziati nell'ambito della Convenzione sul clima, per regolare le emissioni dei gas a effetto serra a partire dal 2020.
(Ansa)