Saranno uccisi con l'ausilio di “medoti eutanasici”, i duemila piccioni che vivono sul tetto dell'ospedale di Empoli. E' la decisione presa dall'Asl 11, dopo aver appurato che la colonia è affetta dalla pseudopeste aviaria o malattia di Newcastle. Il rischio che possa diffondersi in allevamenti della zona ha indotto il sindaco Luciana Cappelli a firmare un'ordinanza urgente che consente la cattura e l'abbattimento dei volatili.
Per questa operazione, che costerà al comune 16 mila euro, si è optato per i cosiddetti medodi eutanasici, che mirano a ridurre al minimo la sofferenza degli uccelli. Il personale dell'Asl installerà sul tetto alcune gabbie di sola entrata, attirando i piccioni con il mangime. Saranno quindi rinchiusi in speciali contenitori, all'interno dei quali sarà gradualmente immessa anidride carbonica: il gas li addormenterà e poi li ucciderà.
“L'abbattimento - spiegano dall'Asl - sarà effettuato ogni quindici giorni, direttamente sul posto. Poi le carcasse saranno portate in appositi "centro di transito autorizzato", prima di essere trasferite negli impianti di incerenimento, fuori dalla Toscana, secondo quanto previsto dal protocollo comunitario”. La situazione per il momento è sotto controllo ma l'Asl invita chi ha un allevamento di polli, tacchini o anatre, anche per autoconsumo, di vaccinarli o assicurarsi con non entrino in contatto coi piccioni selvatici che, attratti dal cibo, si spostano anche di diversi chilometri.
L'ausilio di mezzi non cruenti ed il rischio sanitario non bastano a sedare sul nascere le polemiche animaliste. La Lav sospetta un ingiustificato allarme e minaccia di presentare ricorso al Tar se non potrà accedere ai documenti che attestino l'infezione. “Di solito - dichiara l'associazione -, per rendere accettabile l'uccisione dei colombi ai cittadini che rifiutano la violenza contro gli animali, le amministrazioni si preoccupano di addebitare a questi uccelli tutti i mali possibili e immaginabili. Primo fra tutti lo spauracchio delle zoonosi”.