I 15 sindaci del Parco Colli Euganei stanno portando avanti una battaglia per riprendersi la governabilità dei loro territori, in molti casi subordinata ai voleri dell'Ente parco regionale. Si sono inventati una iniziativa legislativa, votata dalle assemblee di tutti i comuni, e hanno depositato in Consiglio regionale una proposta unitaria di riforma della legge istitutiva del Parco.
In rappresentanza di 27 mila abitanti quindi, i primi cittadini chiedono di veder salvaguardate le competenze di autogoverno delle comunità locali, e di partecipare alle decisioni che riguardano l'area protetta, per trasformare l'ente in un motore di sviluppo e di rilancio turistico. L'iniziativa dei sindaci nasce in alternativa al disegno di legge della Giunta regionale (Pdl 286 del luglio 2012 "Norme per la tutela della rete ecologica regionale") che mira a semplificare il sistema di governo dei cinque parchi regionali riconducendoli ad un'unica direzione regionale.
“Prevediamo che il direttore del parco sia scelto tra i dirigenti dell'ente o della regione e non sia un tecnico esterno come previsto dalla Giunta, proponiamo inoltre che l'ente Parco mantenga la gestione delle autorizzazioni paesaggistiche al fine di alleggerire le competenze dei Comuni e di garantirne unitarietà di criteri". Tra gli elementi di novità previsti dalla proposta di legge dei sindaci c'è anche la possibilità per il Parco di stipulare convenzioni con privati (agriturismi, alberghi, imprese agricole), con enti pubblici e con altri parchi per gestire servizi (es. manutenzione sentieri), per progetti di promozione turistica, per iniziative di qualificazione ambientale o per progetti sociali, come l'impiego di volontari del servizio civile.