Nell'hinterland di Udine, in particolar modo lungo il parco del Torre, vivono stabilmente almeno una settantina di caprioli, più un nutrito gruppo di cinghiali, cervi, volpi, lepri e camosci. A censire gli animali che frequentano praticamente aree urbanizzate sono stati i cacciatori della Riserva di caccia di Udine, che ora lanciano l'allarme, preoccupati per il continuo aumento della fauna in questi luoghi così antropizzati. “Si tratta di numeri che sono destinati ad aumentare fino al 50 per cento in primavera, visto che si tratta di animali piuttosto prolifici” dice il direttore della locale Riserva, Silvano Buiatti.
Il rischio evidente è soprattutto quello degli incidenti stradali: l'ultimo ha riguardato un capriolo che si è andato a schiantare contro un'auto pochi giorni fa. L'animale si è fratturato una zampa e per questo è stato soccorso e sottoposto ad un percorso di riabilitazione. Episodi di questo tipo sono fin troppo frequenti. Comprensibile, visto che accanto al parco del Torre si trova un'arteria stradale molto trafficata. Solo contando gli incidenti dello scorso anno a Udine se ne sono registrati 148 con caprioli, uno con camosci, 26 con cervi, 34 con cinghiali, 3 con fagiani, 8 con lepri, uno con tassi e 2 con volpi.
La Provincia di Udine si è attivata per adottare un progetto integrato che prevede la collaborazione fra Associazioni venatorie e agricoltori, per concordare prelievi mirati e installare dissuasori per la fauna selvatica. Intanto all'esame della giunta regionale c'è il nuovo Piano faunistico venatorio, su cui, anche in questo senso, sono arrivate numerose osservazioni, che si spera possano diventare soluzioni più efficaci in futuro.