Il cormorano è un uccello di grosse dimensioni che sta causando diversi problemi alla pesca in molte aree italiane in prossimità di fiumi e laghi. Si nutre di pesce ed il suo fabbisogno alimentare è elevato: almeno 500 g di cibo al giorno. La sua grande voracità, insieme ad altri problemi connessi all'ambiente e al suo impatto sulla biodiversità, lo rendono un osservato speciale tanto che l'Europa ha avviato un 2011 una piattaforma web per affrontare la questione con la partecipazione dei soggetti interessati e avviato un progetto per il loro monitoraggio e la loro gestione sostenibile attraverso l'ausilio alle deroghe della Direttiva Uccelli.
Una delle tante situazioni problematiche in Italia si ha nell'Alto Adige, dove la specie viene a svernare dai climi pià freddi del centro-nord Europa. Secondo una nota della Provincia di Bolzano la presenza di questi uccelli si sta espandendo man mano in tutti gli specchi d'acqua. Da fine ottobre ad oggi, nelle acque da pesca, sono stati censiti un numero minimo di 17 ed un massimo di 93 cormorani contemporaneamente presenti. Una presenza che per l'Ufficio Caccia e Pesca , “costituisce non solo un problema limitato al mondo della pesca, ma un vero e proprio problema ecologico, in contrasto anche con le normative nazionali ed europee di tutela della biodiversità e degli habitat prioritari”.
“In particolare – dice la nota della Provincia - , in Alto Adige, viene messo in pericolo la presenza di una specie considerata prioritaria dalla vigente normativa comunitaria di tutela "Rete Natura 2000", la trota marmorata, che assieme al temolo rappresenta il salmonide autoctono dei nostri fiumi. Anche il temolo stesso, per la sua abitudine di muoversi in gruppi numerosi nella corrente dei fiumi, diventa una delle prede preferenziali del cormorano”.