Alla ricerca della più ampia condivisione possibile per la formazione del nuovo governo, il leader della coalizione di centrosinistra, Pierluigi Bersani, in questi giorni ha incontrato anche le associazioni ambientaliste. Sette le consorelle verdi ascoltate:
Wwf, Legambiente, Greenpeace, Touring Club italiano, Fai, Cai e Federazione Pro Natura. Anzitutto, a ulteriore conferma del fatto che la caccia non è un problema per la natura, nessuna richiesta riguarda né i calendari venatori né ulteriori restrizioni ai cacciatori. Le priorità sono invece la lotta contro all'abusivismo edilizio e al consumo del suolo, la tutela del paesaggio, la riqualificazione energetica con il conseguente graduale abbandono dei carboni fossili. Si chiede poi l'avvio di un piano contro il dissesto idrogeologico e misure più efficaci per la lotta alle ecomafie.
Le associazioni hanno ribadito che oltre gli 8 punti programmatici del Pd sul tema ambiente, si può e si deve fare di più, incentrando il programma su un rilancio economico basato sulle politiche verdi, valorizzando elementi di forza come
parchi, biodiversità, patrimonio culturale, produzioni di qualità.
Si chiede anche di garantire "una roadmap verso il 100% di energie rinnovabili, un programma di piccole e medie opere immediatamente cantierabili per il risanamento e la manutenzione del territorio e una ri-conversione ecologica del nostro apparato produttivo che ricomprenda i costi ambientali per evitare che le minacce e i danni ambientali provocati dalle produzioni inquinanti ricadono sui cittadini e mettano a rischio anche gli asset di forza del Paese".