Il piano è già fatto da tempo: prevede la cattura e la soppressione di poche decine di
scoiattoli grigi, specie invasiva che sta causando la progressiva scomparsa dello scoiattolo rosso in diverse parti d'Italia. L'Europa, tramite il progetto Life e la Commissione Ue, nonché il Comitato permanente della Convenzione di Berna (che ha già aperto una sorta di procedura di infrazione verso l'Italia) e l'Ispra, sono tutti d'accordo:
lo scoiattolo grigio va fermato prima che causi la definitiva scomparsa della specie autoctona, prima che la sua presenza sia irrimediabile, insomma.
Eppure, in continua opposizione a tutti i principi tecnici e scientifici,
gli animalisti si oppongono ad ogni misura di contenimento e, come se non bastasse, gli amministratori locali fanno altrettanto
cercando di sviare le risorse già destinate dall'Europa. A Perugia un'interrogazione del Pdl ha alzato dubbi sul piano per il contenimento degli scoiattoli,
sostenendo che quelle risorse devono essere destinate ad altre questioni più rilevanti. Ma, al di là dell'importanza di agire tempestivamente e rispettare tutte le preiscrizioni Ue, quei soldi non possono servire ad altri scopi. Sono vincolati a quei precisi interventi, senza contare che si andrebbe incontro a ovvie recriminazioni da parte dell'Europa, con le conseguenti multe.
“Non voglio entrare nel merito se sia giusto oppure no un abbattimento di questa specie non autoctona, ma in questo momento difficile - ha detto la consigliera provinciale Paola De Bonis (Pdl), autrice dell'interrogazione - si apprende che il progetto nuovo da attuare per poche catture avrebbe un costo con diversi zeri che dovranno sborsare sia la Regione dell'Umbria, la Provincia di Perugia, il Comune di Perugia. Mi auguro che la Provincia capisca bene che
le risorse a disposizione devono essere dirottate verso le scuole, le imprese e il welfare. Non si possono finanziarie oggi questi interventi per quanto importanti ai fini della tutela della fauna”. L'ha rassicurata il vice-presidente Aviano Rossi: “Lo ribadisco in questa aula - ha detto Rossi - per quanto mi riguarda non firmerò un provvedimento, tra l'altro poco incisivo, che costerà diverse centinaia di migliaia di euro - come previsto dal piano - di denari pubblici quando non ci sono fondi a bilancio per cose ben più utili e fondamentali per far uscire dalla crisi i cittadini”.