“Su indicazione dell’Unione Europea dobbiamo intervenire per proteggere gli scoiattoli rossi”. Lo ha spiegato l'Assessore regionale all'Agricoltura, Renata Briano, in un'Assemblea pubblica, cui hanno partecipato cittadini e diverse associazioni, organizzata per spiegare il progetto di intervento per il Parco di Nervi. Un recente studio, ha detto Briano, ha confermato i rischi di estinzione in quest'area naturale per lo scoiattolo rosso messo in fuga da quello grigio, e costretto ad andare a colonizzare zone vicine, da Sant’Ilario, a Bogliasco fino a Pieve Ligure. Lo stesso problema, - ha spiegato l'assessore - in quantità più elevate lo hanno anche Lombardia e Piemonte che hanno agito nello stesso modo.
All'assemblea c'erano anche gli animalisti, organizzati nel comitato “Amici degli scoiattoli di Nervi”, che ha raccolto 2 mila firme, dopo che lo scorso anno si era ipotizzata la soppressione degli esemplari catturati. Niente di questo genere, il nuovo progetto sembra accontentare in pieno le loro richieste (anche se secondo loro la presenza dello scoiattolo grigio nel parco non ha mai creato nessun problema alla specie autoctona). L'assessore ha infatti spiegato che gli scoiattoli non saranno maltrattati o sacrificati, ma liberati in diverse aree urbane del Levante genovese, dopo la cattura e la sterilizzazione. Ad accoglierli saranno i parchi di Villa Gambaro e Valletta Cambiaso, ad Albaro, e Villa Croce, a Carignano.
Ma catturare questi animali, sterilizzarli e poi rilasciarli in natura avrà un costo elevato. A pagare siamo tutti noi, attraverso i contributi pubblici. La Regione Liguria, insieme alle Regioni Lombardia e Piemonte e alle Università di Genova, di Torino e dell'Insubria, partecipa come partner al progetto comunitario Life+Ec-Square, cofinanziato, con fondi vincolati, dall'Unione Europea e dal ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, finalizzato alla conservazione dello scoiattolo rosso europeo (si parla di quasi 2 milioni di euro per le tre regioni). Dal Quotidiano Il Secolo XIX si apprende che il progetto dovrebbe partire già nelle prossime settimane, ma anche che “non sono escluse proteste da parte delle associazioni contrarie”. Più che probabile, visto che, recentemente, gli animalisti hanno bocciato anche questa procedura: "cattura, sterilizzazione e degenza - si legge in una lettera- tipo inviata a Ministero e Regione dai pro scoiattoli - causerebbero una mattanza intollerabile per l'opinione pubblica, uccidendone 3 su 4".
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