La recente polemica sugli agnelli pasquali se non altro è servita a far emergere le ragioni dei pastori, a contrasto con le posizioni sempre più estreme del mondo animalista. Per esempio sul sito rete5tv, Nunzio Marcelli, presidente dell'Associazione allevatori ovicaprini d'Abruzzo, respinge con efficacia l'attacco venuto dal sito di Beppe Grillo, che ha messo sullo stesso piano le pratiche intensive e quelle tradizionali, pubblicando addirittura un video (di Animal Equality) dove, senza fare alcuna distinzione, si vedevano cani imbottiti di cocaina dalla criminalità organizzata e sottoposti ad ogni altro genere di maltrattamento.
"Così - sbotta indignato Marcelli - si colpisce un'intera categoria facendo leva sui sentimenti di chi guarda, e resta giustamente turbato. Ma se l'impegno animalista è una scelta, il dovere di approfondimento dovrebbe caratterizzare soprattutto chi si candida al cambiamento. E gli allevatori d'Abruzzo non ci stanno, e chiedono al Movimento 5 Stelle di venire allo scoperto. Dobbiamo scomparire, come già sta accadendo per la situazione economica e la concorrenza di prodotti sottocosto dall'estero? Lo dicano apertamente. Ma dicano anche che, con noi, sparirà un sistema economico che ha fatto di queste montagne quel patrimonio ambientale che ora tutti ci invidiano, spariranno i borghi, e spariranno anche le pecore”.
Ecco come spiega la sua attività: “Io allevo pecore in modo tradizionale, portandole tutti i giorni al pascolo, dal 1977, e penso di poter dire di avere una certa conoscenza. La pecora esiste ancora oggi solo grazie a questa attività: non sopravviverebbe allo stato brado. O si pensa di aprire zoo, per conservare gli animali come nei musei, oppure non si sa di cosa si sta parlando. Spariranno pastori, pecore, agnelli e anche il formaggio: perchè solo togliendo l'agnello si può prendere il latte alla pecora. E' un ragionamento semplice, ma che può fare solo chi ha messo piede almeno una volta in stalla - continua Marcelli - E aumenterà l'inquinamento - ammonisce Marcelli - perchè le greggi al pascolo, e l'allevamento tradizionale, contribuiscono al mantenimento della biodiversità e alla riduzione di CO2, attraverso la ricrescita dell'erba. E tengono sotto controllo il rischio idrogeologico e gli incendi. Tutte questioni che stanno molto a cuore a chi, come il Movimento 5 Stelle, mette l'ambiente tra i suoi punti chiave. E' sorprendente vedere uniti su uno stesso fronte l'On. Brambilla e Beppe Grillo”