Responsabili di una grave moria che da anni sta colpendo le api e tanti altri insetti soprattutto nel sud America, i pesticidi sono estremamente dannosi anche per gli uccelli. Un nuovo studio commissionato dall’American Bird Conservancy ha svelato impatti devastanti dei pesticidi neonicotinoidi sulla catena alimentare.
“Persistenza, solubilità, tossicità e mobilità dei pesticidi costituiscono una minaccia unica – dice lo studio - , in particolare per gli ecosistemi acquatici, dove il deflusso agricolo può causare danni permanenti alle popolazioni acquatiche di invertebrati e di tutti gli organismi che dipendono da loro per il cibo”.
Nello studio si sostiene che l’Environmental Protection Agency americana (Epa) ha ignorato le prove di tossicità per gli uccelli e i piccoli mammiferi, soliti a nutrirsi di semi. Se questi sono trattati, come sovente avviene nei grandi appezzamenti agricolti da sostanze come imidacloprid, clothianidin, thiamethoxam e acetamiprid, le conseguenze possono essere mortali per i volatili. l rapporto in particolare individua l’imidacloprid come altamente tossico per gli uccelli, rilevando che un solo chicco di mais trattato può uccidere piccoli uccelli e far ammalare quelli grandi. Più allarmanti ancora sono i dettagli sugli scarichi agricoli con contaminazione degli ambienti acquatici, spesso circondate da appezzamenti di terreni coltivati.
Greenpeace ha chiesto ai governi europei di sostenere il divieto dei tre neonicotinoidi come proposto dalla Commissione europea lo scorso 15 marzo; oltre che approvare adeguati piani d’azione a livello europeo per vietare tutti i pesticidi dannosi per le api e gli altri impollinatori; aumentare i finanziamenti per ricerca, sviluppo e applicazione di pratiche agricole ecologiche.