“Questa mattina mentre ero con i volontari, lo staff e i cittadini a Campo de’ Fiori ho subito un’aggressione da fantomatici animalisti che con modi violenti si sono posti al di fuori di qualunque logica di confronto democratico e civile”. Lo ha detto Ignazio Marino descrivendo la contestazione di una decina di attivisti anti vivisezione, che, imbrattati di vernice hanno inseguito il candidato sindaco a Roma urlando slogan e offese.
“Più volte – denuncia il Senatore del Pd - ho chiesto di parlare con loro ma non me ne è stata data la possibilità, hanno saputo solo urlarmi contro e, come se non bastasse, alcune persone che mi accompagnavano sono state strattonate, hanno avuto vestiti sporcati e strappati, una cittadina è stata buttata per terra e alcuni banchi dei commercianti travolti”.
"Modi che – dice Marino - arrecano danno all’immagine degli animalisti, ai diritti degli animali e a quelli della ricerca scientifica destinata a curare. Sia chiaro, come sempre, sono pronto al confronto con chiunque, ma non ad aggressioni come questa. Queste persone, oltre a essere espressione di una cultura non democratica e aggressiva, sono rimaste indietro di dieci anni e non sanno, forse, che ora la scienza è riuscita a realizzare un rene di topo con la bioingegneria e quindi la fase dell’utilizzo degli animali sta arrivando al suo crepuscolo”.
"Ci tengo a dire una cosa: se questi signori, o chi li ha mandati, avessero una bimba affetta da leucemia, per salvarla le darebbero oppure no medicine che sono state sperimentate su alcuni topi? Mi chiedo davvero che cosa farebbero". Chissà se qualcuno avrà il coraggio di rispondere.