Oltre il danno la beffa. Non solo la Giunta provinciale ha dovuto fare marcia indietro rispetto quanto deciso nei piani di abbattimento controllato della volpe, ora deve anche affrontare la causa legale intentata dal Partito animalista europeo. L'organizzazione animalista ha infatti presentato formale denuncia alla Procura accusando la Giunta di diffamazione nei confronti dei manifestanti, del PAE, che il mese scorso hanno interrotto i lavori del consiglio provinciale.
Il fatto è che, in un atto formale, la Giunta avrebbe definito quegli attivisti come appartenenti a "gruppi di scontro organizzati". "Seppur vero che la seduta, pubblica, è stata sospesa per circa un'ora a seguito delle contestazioni degli attivisti - dicono gli animalisti - è altrettanto vero che tale protesta si è svolta nel rispetto delle regole previste dal dialogo democratico e dal criterio di continenza e non ha mai raggiunto né tentato di raggiungere livelli di scontro fisico di alcun genere. Terminato il periodo di sospensione della seduta consiliare, è bene ricordare, i lavori non hanno proseguito per mancanza del numero legale dei consiglieri. Inoltre a conferma, le Forze di Polizia presenti non hanno ritenuto necessario allontanare con forza i manifestanti per consentire il regolare svolgimento della seduta consiliare".