Dopo lo scandalo mucca pazza l'Europa aveva bloccato l'utilizzo degli scarti di mammiferi macellatida utilizzare come materia prima per nutrire gli animali. Oggi, scampato quel pericolo, quel divieto è caduto.
Secondo Giancarlo Belluzzi, vicepresidente Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari) il ritorno delle farine animali prodotte con scarti di macelleria nei mangimi dei pesci di allevamento, deciso dall'Unione Europea e in vigore da oggi, "e' in realta' il segnale di uno scampato pericolo. Il rischio di encefalopatia spongiforme bovina, il morbo della mucca pazza, e' 'trascurabile' nel nostro Paese. E questo grazie al sistema di sorveglianza e alle misure precauzionali adottate fin dagli anni 2000". (Adnkronos).