"Favorire l'orientamento verso un'alimentazione vegetariana può contribuire a ridurre le emissioni di gas serra e a distribuire più equamente le risorse alimentari" e dunque "costituisce certamente una scelta responsabile verso il pianeta". Così l'On. Michela Vittoria Brambilla parla della sua proposta di legge che mira a favorire la cultura dell'alimentazione vegetariana e vegana in Italia.
"Dobbiamo confrontarci - ha ricordato Brambilla- con dati impressionanti: secondo stime della Fao, ogni anno nel mondo si buttano 1,3 miliardi di tonnellate di avanzi, un terzo di tutto il cibo prodotto, il quadruplo di quanto basterebbe a nutrire gli 868 milioni di persone che nel mondo soffrono la fame. Un fatto in sé intollerabile, e tanto più grave perché la produzione alimentare globale è responsabile del 70% del consumo di acqua dolce, dell'80% della deforestazione, del 30% delle emissioni globali di gas a effetto serra. Quindi, il totale del cibo sprecato dai soli italiani assorbe risorse equivalenti a 186 mila tonnellate di petrolio e produce 4 milioni di tonnellate di CO2 l'anno, più o meno un quarto dei tagli richiesti dal Protocollo di Kyoto. Sono cifreche raccomandano, per non dire impongono, un cambiamento nel nostro stile di vita che a sua volta richiede un profondo mutamento culturale: non soltanto occorre modificare i nostri comportamenti quotidiani di consumo ma anche orientarsi verso cibi a più basso impatto ambientale, come quelli di derivazione vegetale".