A proposito di consumo di suolo (prima causa della frammentazione degli habitat e quindi di conseguenza dello stato di declino della biodiversità), in questi giorni il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che va nella direzione di proteggere le aree agricole e incentivare il riuso del suolo già edificato. Vediamo di cosa si tratta.
Il testo introduce il concetto di limite di superficie consumabile. Una soglia di estensione massima di terreni agricoli “consumabili” definita da Ministeri, Regioni e Province autonome, sottoposta a verifica ogni 10 anni. Si prevede l'istituzione di un Comitato interministeriale, con rappresentanti anche dell'Istat e della Conferenza unificata che controllerà il consumo di superficie agricola nazionale. Ogni anno Il Comitato dovrà fare un rapporto sul consumo di suolo in ambito nazionale, che verrà poi presentato dal ministro delle Politiche agricole al Parlamento. I Comuni dovranno censire tutte le aree suscettibili a edificazioni entro un anno dall'entrata in vigore della legge, decorso il quale, saranno vietati ulteriori interventi edificatori, sia pubblici, sia privati, di terreni agricoli.
Il decreto prevede anche il divieto di trasformazione per 5 anni dei terreni agricoli che hanno usufruito di aiuti statali o comunitari. Al contempo si prevedono incentivi per il recupero del patrimonio edilizio rurale per favorire l'attività di manutenzione, ristrutturazione e restauro degli edifici esistenti, anziché l'attività di edificazione e costruzione di nuove linee urbane. Priorità nella concessione di finanziamenti statali e regionali previsti in materia edilizia.
"Abbiamo previsto - ha sottolineato il ministro delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo - un meccanismo per fissare l'estensione massima di superficie consumabile, attraverso il forte coinvolgimento anche delle Regioni e degli enti locali, in una battaglia che è di tutti per un bene fondamentale come la terra". La difesa dei nostri suoli, ha sottolineato il ministro, "non è poi la lotta all'edilizia, al contrario con questo disegno di legge introduciamo un principio fondamentale nella materia di governo del territorio che è la priorità del riuso e della rigenerazione, che consentirà il recupero di zone già edificate ma degradate". L'intero governo, ha detto il ministro per i Beni culturali, Massimo Bray, "
ha voluto sottolineare che la tutela del suolo é soprattutto tutela del paesaggio, fondamentale per rilanciare il nostro turismo".
(Il sole 24 ore)