Il colombaccio gode di ottima salute nel grossetano, dove costituisce una delle principali forme di caccia, praticata in appostamenti davvero ingegnosi. A documentarlo c'è un il costante lavoro di monitoraggio dell'associazione di volontariato "Progetto Migratoria", che in questi giorni ha presentato una relazione sui risultati di nove anni di osservazione nell'osservatorio di Punta Ala (GR). Dal 2004 è qui che il titolare di un appostamento fisso per la caccia ai colombacci, riconosciuto poi, dalla provincia di Grosseto, Osservatorio Ornitologico dell'associazione Progetto Migratoria, ha sviluppato le proprie osservazioni.
Ne esce un quadro più che positivo, con un flusso costante di colombacci avvistati fino al 2009 (picco nel 2008) e una crescita evidente fino al 2012. Il che dimostra, secondo gli autori dello studio, F. Fabiano, e Luca Bececco, che la specie sta addirittura aumentando negli ultimi anni.
"Come Progetto Migratoria - si legge nella relazione - abbiamo altri due capanni-osservatorio sempre in provincia di Grosseto, uno è situato all’Argentiera nel comune di Magliano in Toscana e ne è titolare Luca Bececco, l’altro, attivo già da qualche anno e di cui è titolare Moise Navarro, si trova sul Monte Argentario. Sarà tema di un prossimo lavoro unire i dati degli altri osservatori. In tutta la provincia di Grosseto sono ufficialmente operanti 297 appostamenti per colombacci, sarebbe auspicabile, cosa che già avviene in provincia di Firenze ed in altri Paesi Europei, avere i dati da un numero significativo di questi, se non altro riguardanti il numero totale degli abbattimenti annui.
Vai alla relazione