Birdlife pubblica un accurato prospetto sullo
status delle specie di uccelli suddividendoli per grado di pericolo di estinzione per ogni paese. Abbiamo
analizzato la situazione italiana: in totale, su 353 specie si contano 10 specie globalmente minacciate (il 3 per cento), una in pericolo critico (il chiurlottello, specie che una volta svernava anche in Italia ma di cui ora praticamente non c'è più traccia), 3 minacciate: falco sacro, l'orco marino e il capovaccaio (piccolo avvoltoio migratore che da alcuni anni sta vivendo un drammatico declino non soltanto in Italia, ma più in generale in Europa e nel resto dell’areale), 6 vulnerabili e 14 vicino al livello d'allerta.
Le dieci specie globalmente minacciate sono Pagliarolo (Acrocephalus paludicola), Aquila anatraia (Aquila clanga), moretta codona (Clangula hyemalis), falco sacro (Falco cherrug), anatra marmorizzata (Marmaronetta angustirostris), orco marino (melanitta fusca), capovaccaio (Neophron percnopterus), chiurlottello (Numenius tenuirostris), grande otarda (Otis tarda), Berta Minore (Puffinus yelkouan). Quelle vulnerabili: ancora pagliarolo, aquila anatraia, moretta codona , anatra marmorizzata, grande otarda, Berta Minore.
14 specie sono considerate vicine al livello di allerta (Near Threatened): l'avvoltoio monaco (Aegypius monachus), coturnice (Alectoris graeca), moretta tabaccata (Aythya nyroca), albanella pallida (Circus macrourus), ghiandaia marina (Coracias garrulus), falco cuculo (Falco vespertinus), croccolone (Gallinago media), gabbiano corso (Larus audouinii, pittima reale (Limosa limosa), l'orchetto marino americano (Melanitta americana ), nibbio reale (Milvus milvus), chiurlo (Numenius arquata), magnanina (Sylvia undata), e l'otarda minore (Tetrax tetrax).
Per tutte queste specie, pochissime sono quelle ancora oggetto di prelievo venatorio. Birdlife parla di un importante declino dovuto alla perdita di habitat riproduttivi, a causa di drenaggio per l'agricoltura e l'estrazione della torba, della canalizzazione dei fiumi, ma anche di inquinamento e un generale degrado ambientale. Per la coturnice per esempio, si stima una riduzione della popolazione consistente negli ultimi 20 anni in Sicilia, dovuta principalmente all'abbandono delle attività agro pastorali tradizionali, alla perdita degli habitat originali ma anche in una certa misura, dato questo riferito a tutta la zona di rischio che comprende anche Austria, Bulgaria, Croazia, Francia, Grecia e Svizzera, alla caccia non sostenibile e al bracconaggio.