Trento, al Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino fino al 30 settembre 2013 la mostra “Urogallo, il signore degli uccelli": una mostra per scoprire il fantastico mondo del Gallo Cedrone una mostra, unica nel suo genere nel nostro Paese, per imparare a rispettare questo esemplare di uccello a rischio estinzione. La preservazione parte con la conoscenza, lo sanno bene le curatrici della mostra Cristina Zorzi e da Elena Luise. Immagini, testi, disegni, filmati accompagneranno i visitatori nella scoperta del gallo cedrone, un bellissimo esemplare di uccello a cui questa esposizione è dedicata.
Giacobbe Zortea, Presidente del Parco naturale Paneveggio-Pale di S.Martino dove la mostra è stata allestita ha dichiarato:
"La conservazione di una specie non passa solo attraverso la ricerca, ma anche e soprattutto attraverso la divulgazione delle conoscenze così maturate al grande pubblico ed agli operatori che lavorano negli ambienti in cui questa specie vive. Ciò vale anche per il Gallo cedrone o Urogallo al quale, nell’ottica di far conoscere meglio la biologia e l’ecologia di questo affascinante uccello, il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino dedica quest'anno la tradizionale mostra estiva allestita presso il Centro visitatori di Villa Welsperg in Val Canali".
Il direttore del parco ha detto: "Quella del Gallo cedrone è una ricerca molto importante e la mostra che ne consegue è forse l'unica in tutto l'Arco Alpino su questa specie. L'aver scelto un animale così schivo e timido, che in pochi possono dire d'aver mai visto, preferendolo al più noto cervo, ad esempio, o al capriolo, è per il Parco una scommessa. Siamo altresì convinti che i nostri sforzi serviranno sensibilizzare tutte le categorie di utenti che a titolo diverso frequentano gli ambienti del Gallo cedrone, in quanto la sua conservazione in futuro potrà essere garantita solo attraverso un utilizzo ed una frequentazione più consapevole degli ambienti in cui la specie è ancor oggi presente. Questa mostra ha l’obiettivo di far conoscere da vicino il mondo misterioso di questo affascinante uccello che ancora popola i boschi di montagna, affinché tutti possano contribuire, con un comportamento più attento, alla sua conservazione".