E' una bella e incredibile vicenda quella che ha visto come protagonisti due cacciatori sardi e un'aquila reale ferita, salvata grazie al loro tempestivo intervento. La storia ce la racconta il quotidiano La nuova Sardegna nell'edizione di domenica scorsa. "Non credevano ai loro occhi Gonario Lai e Piero “Cosseddu” Chessa mentre a bordo di un fuoristrada stavano dirigendosi all'ovile di Alinoe, alle pendici del Monte Norghio: a pochi metri dalla strada, in mezzo a un campo incolto, un maschio adulto di aquila reale sarda era intento a divorare un germano reale".
I due si sono avvicinati all'animale, che non ha dato segni di nervosismo continuando tranquillamente il suo pasto, e hanno potuto costatare, grazie anche alla loro esperienza di cacciatori, che il volatile stava male e non poteva volare. Così l’hanno immobilizzata e avvisato il Corpo forestale di Orosei. Custodita per un giorno in caserma (dove ha finito di consumare i resti dell’animale catturato), l'aquila è stata poi trasportata al centro di Bonassai, tra Sassari e Alghero, specializzato nella cura e nel recupero della fauna selvatica ferita.
Dopo una visita approfondita il rapace è stato giudicato affetto da sintomi di avvelenamento, ma per esserne certi bisognerà attendere gli esiti degli esami. Al momento comunque l'animale non sembra in perioclo di vita. Ma senza quell'incontro fortuito ci avrebbe quasi sicuramente lasciato le penne.