“L’accordo sulla riforma della Politica Agricola (Pac) premia chi vive e lavora di agricoltura escludendo per la prima volta in una black list, ampliabile dallo Stato membro, soggetti che non hanno nulla a che fare con l’agricoltura e soprattutto prevedendo la possibilità per l’Italia di destinare risorse ai soli agricoltori attivi”. E’ quanto ha affermato - all'assemblea annuale dell'associazione, di fronte a quindicimila delegati festanti - il presidente della Coldiretti Sergio Marini che, nell’esprimere soddisfazione per l’accordo politico raggiunto dal team dei negoziatori di Parlamento, Consiglio e Commissione sulla proposte di regolamento di riforma della Politica Agricola Comune, ha sottolineato che “sensibili miglioramenti sono stati ottenuti anche per l’inverdimento a tutela dei vigneti, frutteti ed uliveti italiani, sulla convergenza e per i giovani agricoltori”.
L’accordo valorizza infatti il ruolo dei veri imprenditori agricoli stabilendo che possano beneficiare del sostegni solo gli agricoltori attivi e come richiesto da Coldiretti saranno gli Stati membri a definire gli aventi diritto. Viene anche stabilita una lista negativa obbligatoria di coloro che non possono beneficiare dei pagamenti diretti che comprende aeroporti, servizi ferroviari, acquedotti, servizi immobiliari, sportivi e ricreativi, campeggi, con discrezione per gli Stati membri di ampliare tale lista.
Per quanto riguarda i giovani agricoltori viene prevista l’obbligatorietà per gli Stati membri di concedere un pagamento annuo alle persone fisiche che non hanno più di 40 anni di età nell’anno della presentazione della domanda del pagamento di base.
In chiusura del suo discorso, Marini ha anche puntato il dito sullo Stato, proprietario della fauna selvatica, che tuttavia non paga agli agricoltori i danni da essa provocati.